Profilassi della neurastenia attraverso la Terapia Yumeiho®
Cosmescu Cristiana – praticante di grado II, Terapia Yumeiho®
La Terapia Yumeiho® si definisce attraverso la triade “simmetria – verticalita – equilibrio”. La simmetria, fattore decisivo nella costruzione del nostro essere, dal punto di vista estetico, funzionale, biomeccanico e psichico, e determinata e definita dalla salute della colonna vertebrale. A sua volta, la colonna vertebrale genera e sostiene la verticalita del corpo umano nel campo gravitazionale, sia durante il movimento sia a riposo. La verticalita di ogni persona dipende dal punto in cui le forze di attrazione gravitazionale concentrano la loro azione, cioe dal centro di gravita dell’organismo. L’equilibrio si raggiunge quando ogni persona vive in armonia con l’interno e con l’esterno del proprio essere. Ma cosa facciamo quando questo equilibrio viene perturbato? Verifichiamo simmetria e verticalita.
La neurastenia e la malattia dell’esaurimento e del sovraccarico, determinata da cause psichiche esterne al paziente che lo squilibrano; e una psicogenia, un disturbo da stress. Gli elementi descritti di seguito cercano di differenziarla dalla forma depressiva chiamata distimia. La neurastenia, in genere, si manifesta come una debolezza irritabile, o come si dice comunemente “iniziano a cedere i nervi”: stimoli di soglia normalmente tollerabile iniziano a infastidire. La persona diventa un “fascio di nervi”: alla minima sollecitazione il mondo diventa insopportabile, irritano cose che prima non davano fastidio (il tram sulla strada, battere i tappeti, il gocciolio dell’acqua, porte sbattute, ecc.). A queste piccole provocazioni si esplode.
Le manifestazioni dell’esplosione possono essere impulsive, distruttive o in pianto. Quindi: irritabilita, iperestesia, affaticabilita, e da qui il conflitto. Tutti urlano in casa intorno a te, tu stai a letto, prendi un’altra pillola. Stanchezza continua, fisica, ti fa male tutto, ma soprattutto la testa. Il paziente diventa inquieto, indisposto, ansioso, angosciato. E come in una giostra: vuoi tranquillita e ti isoli, il che porta a mancanza di movimento. Cioe non hai voglia di nulla e per questo ti fa male la testa e resti a letto, cosa che non e positiva.
Negli uomini l’angoscia si somatizza piu spesso a livello precordiale o digestivo; nelle donne e piu frequentemente respiratoria, con sensazione di soffocamento, di nodo alla gola. Le “bruciature” sono rapide: grande consumo di ossigeno, ma apporto insufficiente, e da qui tutte queste reazioni. Le emozioni si innescano facilmente: basta uno sguardo o una parola e scoppia la tempesta. Il paziente si rende conto di non riuscire piu a controllarsi, quindi piange piu facilmente, ma puo anche ridere altrettanto facilmente, come si dice “passa dal riso al pianto”, reazioni sproporzionate dal punto di vista quantitativo. In questa fase la persona sofferente non prende misure serie di guarigione, non si rivolge allo specialista; si allarma solo quando compaiono segni nella sfera dei processi cognitivi, cioe quando improvvisamente diventa distratta. I colleghi pensano che beva o che sia innamorato; in ogni caso non capiscono cosa abbia: non riesce a concentrarsi, sembra confuso, smemorato, promette e non mantiene, combina pasticci, e di efficienza sul lavoro non se ne parla.
Bisogna sapere che l’impressione di “confusione” e data dall’attenzione spontanea che ha preso il sopravvento sull’attenzione volontaria: l’iperestesia fa si che il paziente percepisca l’ambiente esterno in modo precipitoso, non calmo, senza ascoltare e vedere con tranquillita. Essendo angosciato fa tutto di fretta, creando disordine esterno e interno. Questo disordine quotidiano lo attribuisce alla sua “distrazione”, alla memoria, arrivando ad accusare un calo della memoria, della capacita di apprendere, di ricordare nomi e date.
Come detto, la capacita lavorativa e ridotta non solo oggettivamente, ma soprattutto viene percepita eccessivamente in senso soggettivo, e la descrizione lascia spazio a metafore del tipo: “non ce la faccio piu, sono a terra, sono distrutto”.
Alla triade di Kraindler (irritabilita, iperestesia, affaticabilita) aggiungiamo l’insonnia. Ci sono migliaia di insonniaci che vivono con la paura di non dormire abbastanza, con conseguenze fino alla tossicomania per dipendenza da farmaci. Un altro sintomo e la vertigine. La vertigine spaventa molto piu della cefalea. Il neurastenico diventa ansioso, non esce piu di casa per paura che succeda qualcosa, quindi non fa movimento. Sport ancora meno: per natura non sono energici, per questo la Terapia Yumeiho® si adatta cosi bene, cioe restano in orizzontale, ma e come se corressero 10 km.
Aggiungiamo alla lista dei segni una “parassitazione” di tutti gli analizzatori, in testa ai quali ci sono i disturbi della vista. Naturalmente il paziente pensa di aver bisogno di occhiali: inizia la “dramma” con gli oculisti, perche non e soddisfatto ne del primo ne del secondo, “mi hanno visitato superficialmente, si sono sbrigati”; quando finalmente ottiene gli occhiali, “altro che Zeiss”, non li porta piu perche soffre di nevrosi. Gli specialisti ORL hanno piu difficolta con loro per le descrizioni strane che non rientrano nei loro schemi: orecchio esterno normale, interno uguale, ma loro vogliono curare gli acufeni, accompagnati da vertigini. Seguono le parestesie, ambito neurologico: qui c’e un’intera patologia, dalle malattie degenerative ai tumori. Poiche accusano vertigini, arti freddi, claudicatio intermittens, riduzione della forza muscolare, disuguaglianza dell’asse centrale del corpo, risulta un paziente con un potenziale di guarigione molto elevato attraverso la Terapia Yumeiho®.
Nel capitolo digestivo lamentano aerogastria e aerocolia, non facile da gestire. L’aerofagia provoca soffocamenti notturni e il paziente si crede cardiopatico; viene sballottato tra regimi alimentari multipli prescritti dagli internisti, non sa piu cosa mangiare, finisce per non mangiare, e continua a dimagrire, con calo di energia. Nelle donne e frequente la patologia colecistica, la discinesia biliare, accompagnata dalla paura dei calcoli al fegato, dell’epatite. Si sottopongono a indagini rischiose, ma fanno comunque tubaggi, radiografie, sono pazienti molto “esplorati”. Non dimentichiamo la patologia renale funzionale, con minzioni frequenti e urgenti, e non da ultimo quella ginecologica. Disfunzioni, disordini senza substrato organico: tutto questo porta solo a consumare enormi quantita di farmaci in tutto il mondo.
Molto spesso ci troviamo di fronte a un paziente con una personalita premorbosa: almeno uno dei genitori ha sviluppato reazioni psichiche nevrotiche; il bambino, per natura piu sensibile, piu spaventato dalle novita dell’ambiente, piu prudente e dipendente, introietta il comportamento dei genitori, e da qui tutta questa semiologia.
Il neurastenico soffre: e un uomo dolorante, ha nostalgia e desiderio di normalita. E il paziente ideale, perche vuole riprendersi, ma e impacciato e in difficolta nell’esprimere la propria sofferenza. Il terapeuta non deve minimizzare la malattia: se la fiducia non viene conquistata con pazienza, empatia e professionalita, il paziente si autoculpabilizzera e si “invalidera” ulteriormente.
Ho strutturato un programma di Terapia Yumeiho® per chi ha desiderato intraprendere la profilassi della nevrosi di tipo neurastenico. L’obiettivo finale e un buon controllo del proprio organismo mediante l’applicazione di serie di procedure terapeutiche manuali mirate al riequilibrio dell’organismo, compromesso dalle condizioni nocive a cui e sottoposto quotidianamente. Per chi e gia in sofferenza, ma anche a scopo preventivo, il programma e stato esteso per diversi mesi, con frequenza di una seduta a settimana.
In ogni sessione ho applicato tutte le 100 procedure fondamentali della Terapia Yumeiho®, dopo aver misurato preventivamente il grado di asimmetria della forma, del tono, del movimento e della statica corporea. Nel tempo, tutti questi dati sono stati registrati e confrontati per seguire l’evoluzione.
Dopo le prime sedute sono comparsi gia effetti positivi, con aumento dell’ampiezza dei movimenti articolari, cioe maggiore liberta di movimento. E scomparsa la rigidita muscolare, portando al paziente una sensazione piacevole di comfort. Eliminata la stanchezza, ha avuto piu tempo per se e per gli altri, con rapporti familiari e professionali molto migliorati.
Conclusione: la neurastenia e uno stato determinato da una profonda mancanza di fiducia in se stessi. La Terapia Yumeiho® aiuta a recuperarla.
Bibliografia: